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20 aprile 2007

Ambiente: piccoli gesti dal Burkina al Piemonte

Nelle case di Gourcy, nel Burkina Faso, la sensibilità verso i temi dell’ambiente arriva grazie al porta a porta e alla posta, e l’Italia dovrebbe fare lo stesso. Ne è convinto il sindaco della città africana, Dominique Ouedraogo (nella foto), intervenuto in occasione della presentazione del progetto “Vado al minimo”, lanciato dall’omonima associazione con l’intento di suggerire azioni pratiche per l’ambiente.

Il Burkina Faso conta quasi 8 milioni di abitanti e la città di Gourcy non è poi così piccola: i residenti del centro sono 22.000 e se si contano i villaggi limitrofi dislocati nella savana si arriva a circa 80.000. Gourcy è gemellata con Grugliasco ed è per questo che Dominique Ouedraogo è stato invitato a prendere parte alla conferenza stampa di presentazione di “Vado al minimo” accanto al presidente dell’associazione, Fabrizio Zandonatti, all’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Nicola De Ruggiero, e al suo collega della Provincia, Dorino Piras.

Il progetto “Vado al minimo” avrà una durata triennale ed è nato con l’intento di suggerire uno stile di vita più sostenibile e di indicare le piccole azioni quotidiane utili e praticabili da subito, coinvolgendo un target quanto più possibile allargato, in modo che tutti possano dare il proprio contributo. “L’aggettivo minimo è quantificabile – afferma l’assessore Dorino Piras – si tratta dello sviluppo sostenibile, ovvero quello che permetterà a chi viene dopo di noi di andare comunque”.

“Gli aderenti al progetto devono possedere determinati requisiti, perché per poter dire le cose è necessario essere credibili”, sostiene in apertura all’incontro il presidente dell’associazione Fabrizio Zandonatti. E sull’importanza di essere coerenti intervengono anche gli altri membri del comitato tecnico scientifico, Ernesto Olivero (Sermig), Luca Mercalli(Società metereologica italiana), e Piero Bianucci, giornalista scientifico de La Stampa.

Proprio Piero Bianucci ha insistito sull’importanza di ritrovare sobrietà: “è necessario porsi obiettivi possibili, perché cercare quelli impossibili è un alibi troppo comodo”. Mettere in atto piccoli gesti in favore dell’ambiente è realistico, ha aggiunto Bianucci: “il punto di partenza è l’agire delle persone, non degli individui”.

Spegnere gli apparecchi in stand-by ad esempio, è un piccolo inizio, ma il risparmio energetico garantito non sarà indifferente; allo stesso modo alle conferenze, suggerisce l’assessore Nicola De Ruggiero, si mettano brocche e bicchieri di vetro, “a cosa servono tante bottigliette di plastica personalizzate?”.

Gli assessori si sono trovati concordi nella fiducia verso i giovani, molto più sensibili degli adulti verso l’ambiente, ma è importante non dare nulla per scontato e cominciare dando l’esempio. “Vado al minimo” ci invita ad adottare uno stile di vita più sobrio attraverso scelte concrete, quotidiane e praticabili da subito.

Mentre ci laviamo i denti o ci facciamo lo shampoo, lo chiudiamo il rubinetto?

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