Quello che vedi è vecchio

Caro lettore, questo blog/vetrina che contiene vecchi articoli pubblicati in giornali locali o internet, non è più aggiornato da gennaio 2010.

Visita il canale youtube.com/alessiasmaniotto


Quelli che leggi sono i miei articoli

11 maggio 2008

Widgets, nuovi post-it virtuali

Il desktop è mio e me lo gestisco io. Come dire: non tutti abbiamo le stesse esigenze, nemmeno in materia di informatica. Per venire incontro alla nuova era delle scrivanie virtuali personalizzate esistono i “widgets”. Il loro nome deriva dalla contrazione di “window” (finestra) e “gadget”, e sono degli elementi minimi di implementazione del sistema operativo oppure dei piccoli programmi che vanno ad arricchirlo. “Web widgets” sono invece piccole applicazioni web che permettono ai publisher online di distribuire in maniera semplice i loro contenuti integrandoli in blog ed altri siti.

Il primo sistema operativo che è stato possibile implementare con i widgets è stato Tiger (quinto aggiornamento principale di Mac OS X, della Apple), mentre il primo blog che ha permesso agli utenti di personalizzare il layout del proprio diario in rete è stato wordpress. A crearli sono degli stessi utenti che, con un minimo di conoscenze del linguaggio di programmazione, li sviluppano e poi li passano alle aziende interessate oppure li mettono in condivisione online. A questo punto qualsiasi utente può scaricarli e posizionarli dove vuole sul proprio desktop. Lo stesso si può fare nelle scrivanie virtuali come iGoogle o la home page di Windows Live o della Bbc.

«I widget si possono dividere in due categorie – spiega Andrea Toso, docente di informatica e nuovi media - quelli in modalità “push”, che sono una proposta editoriale standard delle aziende, e quelli in modalità “pull”, che l’utente può scaricare sul proprio desktop o sul proprio cellulare scegliendoli secondo le proprie esigenze». L’iPhone, sempre di Apple, permette un alto livello di personalizzazione sempre grazie ai widgets: «I nuovi sistemi operativi saranno sempre più virtuali, per questo i widgets prendono piede – continua Toso – ed è una buona notizia, signifi ca che la nuova tendenza dei sistemi operativi è quella di fornire sono le utilità di base, lasciando il resto alla creatività degli utenti».

Troviamo così dei programmini più o meno utili che ci permettono di capire come diminuire il consumo di Co2 del nostro computer (co2saver.snap.com), magari mostrando in tempo reale quante migliaia di alberi stiamo salvando (www.localcooling.com).
Google, Mac e Windows hanno naturalmente le loro pagine dedicate (www.google.it/ig/directory, www.apple.com/it/downloads/dashboard, gallery.live.com).
Anche la città di Torino si sta dotando di propri widgets: le notizie in evidenza, gli ultimi appuntamenti in diretta da Torinocultura, le informazioni sul traffi co e sui mezzi pubblici in tempo reale, le agenzie quotidiane di informazione (TorinoClick e cittAgorà), il meteo, le curiosità, e altro ancora. Per saperne di più: www.comune.torino.it/web20.

Nessun commento:

Quella qui sotto è puBBlicità